A cura del Prof. Luca Ferrarese
Docente di Chirurgia Estetica
Master in Medicina Estetica
Università degli studi di Roma “Tor Vergata”
Il concetto di bellezza e’ stato continuamente sviluppato
attraverso la storia dell’umanità. Le figure voluttuose
che erano idealizzate dagli artisti in passato sono state sostituite
dalle forme snelle. Lo sviluppo delle medicina in questo ultimo
secolo ha permesso con sicurezza ed efficienza di intervenire chirurgicamente
sulle deformazioni del contorno .
Fino a poco tempo fa’ questi difetti potevano essere nascosti
sotto pesanti vestiti oppure accettati passivamente,
Le correnti della moda di oggi mettono in risalto altresì le
forme del corpo.
I media frequentemente incoraggiano l’importanza dell’esercizio
fisico e del buon stile di vita per rimanere sempre giovani
e belli.
Nella società attuale tutto questi requisiti sono necessari
ed indispensabili per essere accettati socialmente ed avere successo
professionale.
In ultima analisi la vita sedentaria e gli eccessi di diete associati
a fattori genetici,gravidanze e processi dell’invecchiamento
contribuiscono inevitabilmente ad alterare il contorno del corpo
con la conseguente perdita dell’immagine del proprio corpo.questo
crea una forte motivazione psicologica per ricorrere alla correzione
chirurgica o a trattamenti medici estetici.Depositi localizzati
di grasso e flaccidità cutanea sono a volte molto resistenti
alle più severe diete ed attività sportive.questo
continuo aumento di richieste di rimodellamento del corpo è divenuto
assai popolare grazie alla sicurezza anestesiologica e alle affinate
tecniche chirurgiche soddisfacendo altamente le aspettative dei
pazenti.E’necessario ed essenziale che i chirurghi ed i medici
estetici di oggi capiscano le vere motivazioni del paziente che
presenta deformità del contorno del corpo.le richieste per
il trattamento chirurgico potrebbero sembrare come leggitttimi
desideri di acquisire forme fisiche che assecondano i sogni individuali
per la propria immagine ideale.In più il chirurgo deve sempre
considerare il possibile beneficio di consultarsi ed includere
ampio team di specialisti quali medico estetico, dermatologo ,endocrinologo
pediatra oculista e altre appropriati specialisti
La chirurgia del contorno del corpo è la più frequente
procedura della chirurgia estetica.esistono varie tecniche per
ottenere buoni risultati sia delle regioni toraco addominali che
del tronco.
Perchè il successo della chirurgia dipende altamente dalla
selezione dell’appropriata procedura chirurgica.questo articolo
per selezionare la migliore opzione chirurgica basata sulle caratteristiche
di ogni paziente;considerando questo l’approccio chirurgico
può affrontare il problema con due possibilita’:
-modificare il contenuto
-modificare il contenente
Questa opzione include cinque basilari procedure chirurgiche:
- -pessi
- -dermolipectomia
- -liposuzione
- -infiltrazione di grasso
- impianti eterologhi
ogni paziente richiede differenti tecniche durante la stesso intervento
chirurgico per ottenere il migliore risultato.
Come anche ogni procedura deve essere scelta in accordo alle precise
indicazioni che dipendono dal problema estetico del paziente e
dalle caratteristiche individuali delle aree da trattare
Quando il chirurgo parla della chirurgia del contorno del corpo
generalmente si riferisce al terzo medio del corpo .questa regione
include l’area tra la linea inframammaria e la regione glutea
inclusi l’addome fianchi regione trocanterica regione lombare
e regione glutea
Tecnica chirurgica
Il miglioramento del contorno del corpo può essere valutato
seguendo lo schema raffigurato in basso

Si evince dallo schema che ci sono due procedure basilari da utilizzare
per migliorare il contorno del corpo:
- modificare il contenitore
- modificare il contenuto.
La modifica del contenitore e’ focalizzata sulla riduzione;questa
riduzione implica o una pessi del tessuti
ptosico e /o eliminazione del tessuto grasso asportando il tessuto
o entrambi tramite la dermolipectomia.
Per alcuni pazienti che hanno tessuto in eccesso la dermolipectomia è necessaria
intorno alla circonferenza e corpo per il miglioramento dell’area
Se la modifica del contenitore include soltanto la procedura della
riduzione,la modifica del contenuto può includere sia la riduzione che l’aumento
.
L’aumento del contenuto di varie regioni del corpo può essere realizzata
con tecniche differenti:
l’uso di impianti alloplastici è uno delle più comuni
opzioni,altra alternativa con eccellenti risultati e l’impianto
di grasso.l
La più comune procedura estetica della riduzione del contenuto è la
Liposuzione simile alla procedura per la modifica del contenitore,queste
procedure possono essere associate sulla base di precise indicazioni
terapeutiche.
In questo articolo valuteremo in particolare modo la tecnica
riguardante la riduzione del contenuto ovvero la LIPOASPIRAZIONE
O LIPOSCULTURA negli ultimi tempi più comunemente
chiamata.
Evoluzione storica
L'evoluzione storica delle tecniche di exeresi del grasso per
mezzo di piccole incisioni, per questo chiamate tecniche chiuse,
inizia da Schrudde, che fu il pioniere delle tecniche di lipoexeresi,
seguito poi da Fischer, Kesseiring, Illouz, Fournier, ecc.
Agli inizi degli anni settanta, Schrudde eseguì l'estrazione
di grasso mediante una curette uterina e chiamà questa
tecnica lipoexeresi. Anche se usata da diversi chirurghi,
la lipoexeresi fu abbandonata perché produceva linforrea
e irregolarità cutanea.
Nello stesso periodo, Fischer di Roma introdusse una nuova tecnica,
che consisteva nella suzione e raschiamento del grasso, che
chiamò cellulosuzionectomia.
Fischer fu il primo a creare uno strumento destinato esciusivamente
all'estrazione del tessuto adiposo nel trattamento delle
lipodistrofie trocanteriche, utilizzando un aspiratore di
grande potenza, per trasportare questo tessuto verso l'esterno
una volta trattato. Gli strumenti di Fischer si chiamavano planotomi
ed effettuavano l'exeresi del grasso a 13 mm al di sotto delta
cute mediante un movimento elettromeccanico; sezionando e
frammentando il tessuto adiposo dalla profondità verso
la superficie, per poi estrarlo con l'aspirazione. Questo strumento
elettromeccanico che estraeva il tessuto adiposo era costituito
da una cannula smussa con l'orifizio smusso, vicino alla
sua estremità. L'orifizio aveva una lama azionata elettricamente
un certo numero di volte al minuto; tagliava
il tessuto adiposo per poi estrarlo mediante aspirazione.
Questi frammenti di tessuto adiposo erano aspirati per mezzo delta
forza centrifuga dell'aspiratore. Sfortunatamente, pur impiegando
uno strumento smusso, questa apparecchiatura era tagliente e di
conseguenza distruggeva tutti i vasi sanguigni all'azionamento
del motore, ottenendo percià una grande cavità e,
conseguentemente, ematomi e sieromi che creavano molte complicazioni.
Queste emorragie e linforree duravano
diverse settimane, con la necessità di eseguire evacuazioni
e drenaggi sistematicamente; questa fu la causa per cui la
tecnica non ebbe successo.
Fischer capì che il planotomo era la causa di questa distruzione
vascolare e che quindi doveva essere eliminato. Però,
non ebbe la possibilità di migliorare la tecnica, non intuendo,
sfortunatamente che se avesse utilizzato il planotomo senza
l'azione del motore avrebbe eseguito la tecnica di tunnelizzazione,
distruggendo meno vasi, quindi senza complicazioni con
migliori risultati.
Kesseiring ha descritto nel 1978 una tecnica di liposuzione, che
consiste nel creare una cavità sopra la fascia muscolare
mediante una cannula tagliente a forma di bocca di pesce,
collegata ad un aspiratore da 0,5 atmosfere.
Dopo lo hanno seguito altri chirurghi utilizzando cannule taglienti
collegate ad un aspiratore. Tra questi si sono distinti i lavori
di Teimourian, che nel 1978 utilizzava lo "stripper" di
fascia lata per mobilizzare ii grasso.
Teimourian ha introdotto negli USA la tecnica di Kesseiring, ampliandone
l'uso non solo alla regione trocanterica, ma anche alle ginocchia,
ai malleoli ed all'addome.
Teimourian utitizzava un aspiratore da 0,65 atmosfere.
Nel 1977, Illouz comincià ad utilizzare la tecnica
di lipolisi con una cannula smussa, uguale a quelta di Fischer,
creando tunnels. Prima dell'intervento iniettava una
soluzione ipotonica per rompere le cellule e quindi facilitare
la loro aspirazione. Questa tecnica, che chiamò dissezione
con cannula smussa (Blunt Dissection), fu seguita anche da
Fournier, che utilizzava la cannula smussa con procedimento
secco. Fournier chiamò questa tecnica lipoplastica,
giacché eseguiva la liposuzione ed il rimodellamento periferico
senza che la cicatrizzazione ne alterasse poi il risultato.
La vera diffusione avvenne dopo la comunicazione di Illouz
alla Società Francese di Chirurgia Plastica nel 1979.
Illouz
presentò questa tecnica nel 1980 in Giappone e il suo
lavoro venne pubblicato nello stesso anno nel Journal of Japanese
Society of Aesthetic Surgery. Nello stesso anno, partecipò al
Congresso dei Chirurghi Estetici in Brasile e prese contatto
con Pitanguy. Nel 1981, un gruppo di chirurghi plastici spagnoli
(Hinderer, Vitar‑Sancho) presero contatto con Four nier,
Illouz e Otteni, per apprendere la loro tecnica e diffonderla in
Spagna
Nel 1982, Illouz presentò la tecnica a New York alla Società del
Chirurgi estetici. In gennaio andò a dimostrare la tec nica
negli Stati Uniti. Nel marzo dello stesso anno, R. Rovira si trasferì a
Parigi per apprendere questa tecnica ed assistere alle operazioni
di Fournier.In giugno ci fù un Congresso sulla liposuzione,
organizzato da questi aut ori al quale parteciparono i dottori
Herhan Herhan, Aiche, ccc. Grazie a questa visita, la Società Americana
di Chirurgia Plastica, nel dicembre del 1982, inviò 14 membri
Nel 1983, vi fu una grande diffusione di questa tecnica perché nell'VIIl
congresso Internazionale della Federazione di Chirurgia Plastica
e l'International association of Aesthetic Surgery a Montreal vi
furono numerose comunicazioni sull'argomento.
A questo congresso erano presenti I più illustri chirughi
plastici spagnoli quail Planas Sancho, Serra‑Renom,
Tafalla, ed altri.
Da allora, c'è stato un susseguirsi di corsi e congressi
quali spicca la I Riunione Internazionale a Barcellona netl'Istituto
Dexeus nel1985, diretta dai dottori Riu Labr Vita Rovira,
alla quale panteciparono Fournier,Kesselring,Planas,Hernan e Serra-Renom
Attualmente,le applicazioni e le indicazioni della liposuzione
si stanno generalizzando a tutti I settori della
chirurgia plastica ed estetica,perchè è una delle
tecniche di base della nostra specialità.
Selezione dei pazienti ,prevenzione delle complicanze e sequele.
L'estrazione del tessuto adiposo mediante suzione si deve
eseguire valutando l'età, la localizzazione dell'eccesso
grassoso, la futura retrazione cutanea, l'eccesso ponderale, nonché ii
risultato che ii presunto candidato spera di ottenere dalla
liposuzione.
L'età è essenziale, dato che l'organismo giovane
risponde in miglior modo a questo trattamento.
La localizzazione e la qualità dell'adi‑
pe condizionano il risultato, giacchè è più
facile estrarre grasso da grandi masse mentre è più difficile
calcolarne la quan tità. Non di meno, la retrazione cutanea
nelle zone sedi di aspirazione di abbondante tessuto può non
essere ottimale.
La liposuzione non serve per dimagrire: l'obiettivo è di
rimodellare aree corporee che provocano uno squilibrio estetico.Il
dialogo con il paziente è di impor‑
tanza fondamentale: bisogna spiegare ciò che si vuole e
Si può ottenere. La liposuzione, come
tutte le tecniche di chirurgia estetica (e come tutto il lavoro
dell'uomo), ha i suoi limiti.
SELEZIONE DEI PAZIENTI
Esistono tre classi di pazienti in relazione ai risultati
che il chirurgo può ottenere:
1. Buoni risultati.
2. Cattivi risultati.
3. Risultati intermedi.
1. Ii paziente ideale è giovane, con pelle soda e
tonica senza alcun difetto superficiale e con una deformazione
modesta e localizzata.
In questi pazienti basta estrarre poco tessuto adiposo per ottenere
un risultato soddisfacente.
2. Nei pazienti obesi con grandi lipodistrofie o in generale
di eta superiore a 50 anni, le indicazioni sono scarse, ii che
non significa perO, che questi non possano essere candidati
alla liposuzione.
In questi ultimi si debbono associare due tecniche: liposuzione
e dermolipectomia.
3. Sono quelli nei quali la pelle e discretamente tonica,
la lipodistrofia non è eccessiva e l'età è compresa
tra i 35 ed 1 45 anni.
In questi casi si possono ottenere buoni risultati; è imperativo
però estrarre ii tessuto adiposo in più tempi,
due o tre secondo le necessità.
E’ evidente che le indicazioni sono in funzione all'esperienza
del chirurgo e del suo giudizio personale.
Non di meno, l'indicazione dipende dal risultato che ci si aspetta
dall'intervento: questo condizionerà la maggiore o
minore quantità da aspirare.
L'obiettivo della liposuzione è di migliorare la forma
del corpo; non puà infatti né migliorare la
qualità della pelle, né è una metodica per
ottenere un calo
ponderale.
Come tutta la chirurgia, ha indicazioni e limiti. Può soddisfare
molti pazienti ottenendo risultati eccellenti, in altri casi
perà si possono ottenere solo miglioramenti relativi.
Nei casi intermedi Si può scegliere tra le due tecniche
con vantaggi (liposuzione senza cicatrice) e svantaggi (dermolipectomia
con cicatrice).
Generalmente, il paziente ben informato opta per la tecnica
piü semplice, cioè la liposuzione, dato che in un secondo
tempo si può escindere l'eventuale pelle in eccesso.
La chiave del successo è la selezione del paziente, poiché il
fattore fondamentale per ottenere un buon risultato è la
retrazione della pelle.
Le indicazioni variano in funzione delle regioni anatomiche
da trattare. L'esperienza insegna che vi sono localizzazioni
adipose di facile estrazione, con risultati quasi sempre buoni;
altre difficili da trattare, nelle quali il minimo errore
di tecnica o una cattiva indicazione possono dare risultati
poco soddisfacenti.
I fianchi, le ginocchia e la regione sottomentoniera sono
per regola generale zone buone, dove cioè è indicata
la liposuzione ed è relativamente facile ottenere
tin risultato soddisfacente.
In queste regioni, l'età e il tono cutaneo non sono
di fondamentale importanza; difatti, si possono ottenere buoni
risultati anche in pazienti di 60 anni.
Vi sono invece regioni nelle quali una cattiva indicazione o una
tecnica male applicata danno un cattivo risultato. QueSte
regioni sono:
Regione trocanterica (culotte de cheval).
‑ Addome.
E’ molto importante essere cauti quando si esegue una Liposuzione
in queste zone e non dimenticare I 3 principi fondamentali di questa
tecnica:
1.Aspirare il grassi in profondità
2. Eseguire la liposuzione in modo uniforme e regolare
3. Non estrarre quantità eccessive di tessuto adipose.
Il fattore più importante nella liposuzione non è la
quantità di grasso che si estrae,bensì ciò che
rimane e la forma che assume.
PREVENZIONE DELLE COMPLICAZIONI
Negli ultimi tempi ii numero delle iiposuzioni è notevolmente
aumentato e in molti di questi interventi, sono state trattate
piü regioni anatomiche.
Le alterazioni piü frequenti che possono rilevarsi dopo l'intervento
sono: ematomi, sieromi, edemi, ipoestesie; in linea di massima,
scompaiono dopo breve tempo.
Le sequele pin importanti hanno due cause principali: la prima è l'aspirazione
insufficiente, la seconda è
l'aspirazione eccessiva che dà problemi di asimmetria,
irregolarità cutanee, depressioni, ecc.
Ematomi‑sieromi
Si formano in virtü del fatto che si ledono vasi linfatici
e sanguigni ed anche per la quantità di tessuto adiposo
che si aspira. Per prevenirli, nel caso vi sia una grande cavità,
si possono usare drenaggi aspirativi o di Penrose.
Si deve fare una medicazione compressiva nel post‑operatorio
immediato, poi si usa una fascia elastica permanente per un tempo
variabile a seconda dell'area trattata.
Edema
L'edema post‑operatorio non Si può
considerare una sequela, perché è la regola
ed in linea di massima scompare entro 2‑6 mesi, anche
se in qualche zona puO persistere fino ad 8 mesi o piü.
Qualunque trattamento utile a ridurre l'edema è raccomandabile.
Infezioni
La liposuzione è una tecnica chirurgi‑
ca chiusa e pertanto ii rischio di infezione è minimo.
Bisogna però agire sempre in modo accurato come è necessario
in interventi di grossa chirurgia e cioè: sala operatoria
asettica, disinfezione accura‑
ta della cute e tecnica adeguata.
Shock ipovolemico e anemia
Possono essere la conseguenza dell'a‑
spirazione di notevoli quantità di tessuti. Durante
l'intervento Si aspira tessuto adiposo commisto a sangue; in seguito
ad adeguati studi, si ê stabilito che il sangue
rappresenta ii 15‑30% del totale. La differenza percentuale è determinata
dal fatto che si sia usata o meno adrenalina. Un altro parametro
che si deve considerare è che aspirando da 1000 a 1500
ml l'ematocrito Si abbassa di 5‑7 punti. Per liposuzioni
oltre 1500‑2000 ml, è necessaria la trasfusione.
Se si prevede che la quantità di tessuto adiposo da aspirare è superiore
a 2000 cc, si puO optare per ii trattamento in piü tempi.
I mezzi di reintegrazione ematica sono: la trasfusione eterologa
e l'autotrasfusione, immediate o differite.
Embolia adiposa
E stata descritta come complicazione
negli interventi di liposuzione. Esiste un
protocollo di trattamento utilizzato ne‑
gli interventi di dermolipectomia che con‑
siste nell'infusione intraoperatoria di so‑
luzione fisiologica con il 5% di alcool,
in destrosio al 5% iniettato ad una velo‑
cità di 300 ml/h. Ciò aiuta a "chiarificare
il tessuto adipose che va in circolo durante l’intervento.
Nella mia esperienza non applico questo protocollo,non avendo mai
avuto problemi di questo tipo.
TROMBOFLEBITE DELLA VENA SAFENA
Trattando la faccia interna della coscia si può lesionare
la vena safena magna,provocando una tromboflemite (infrequentemente).
SEQUELE
Irregolarità cutanee
Si possono provocare ondulazioni e depressioni nell'area trattata.
In molti Casi, la paziente si presenta già con delle
depressioni prima dell'intervento; per queSto, è importante
fare una buona esplorazione e fare notare alla stessa l'esistenza
di tale difetto. In altri casi, la pelle della zona da trattare è del
tipo cosl detto "a buccia d'arancia", che quindi puO
presentare depressioni che non scompariranno con la liposuzione.
Ad ogni modo, molte di queste sequele sono in relazione all'intervento
ed i fattori che le provocano sono molteplici. In primo luogo, è difficile
localizzare ii grasso in posizione orizzontale; per questo
motivo, durante l'intervento si puO per errore non aspirare tutto
ii tessuto adiP050 prestabilito o viceversa aspirarne di Pi!:.
E importante essere conservatori: è meglio lasciarne un
poco che levarne troppo.
L'utilizzo di cannule di grosso diametro per piccoli accumuli
crea grossi tunnels e di conseguenza zone di depressione.
Anche l'elasticità della pelle è fondamentale,
in quanto bisogna considerare ii processo di retrazione e rimodellamento.
Hanno importanza l'età della paziente, ii tipo di
pelle ed anche la cicatrizzazione successiva che modificherà ii
risultato a causa della retrazione. Per questo, è vantaggioso
scollare i bordi della zona aspirata mediante la cannula, senza
aspirare, in modo che la retrazione cicatriziale Si distribuisca
uniformemente.
Infine, ii decorso operatorio è fondamentale, in quanto
se mal condotto puà determinare una fibrosi e di conseguenza
produrre irregolarità cutanee.
Ipoestesia
E un fenomeno comune a tutte le aree trattate. La sensibilità si
recupera in 6 mesi circa e bisogna informare la paziente prima
dell'intervento.
Pigmentazione cutanea
Le ecchimosi prodotte Si risolvono in genere in 2‑3 settimane
circa. In alcuni caSi possono residuare pigmentazioni cutanee
per depositi emosiderinici; si deve quindi evitare l'esposizione
solare diretta nel post‑operatorio. Anche i cerotti
gommati si devono usare con cautela perché possono
lasciare Segni che tardano a scomparire.
Trattamenti post operatori
E’ molto importante seguire il paziente dopo l’intervento
almeno per 2mesi; e’ consigliabile far trascorrere almeno
una settimana prima di effettuare qualsiasi trattamento medico
estetico,in seguito dovremmo indicare al paziente il nostro consulente
medico estetico che provvederà ad applicare il protocollo
più adeguato.
Questo conferma l’indissolubile sinergia che deve assolutamente
esistere tra medico estetico e chirurgo plastico
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Data ultima revisione: Gennaio 2007